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Descrizione: Come Jacques Gélu, anche Gerson, illustre teologo del suo tempo ed ex-cancelliere dell’Università di Parigi, compone il suo trattato a difesa della Pulzella nel maggio del 1429.
Benché avesse sempre manifestato una certa diffidenza nei confronti delle mistiche e dei profeti del suo tempo, Gerson si mostrò più che indulgente con la paladina della Francia e del Delfino, elaborando un’apologia che chiamava in causa le eroine dell’Antico Testamento, la volontà di Dio che l’aveva interpellata, e la scelta personale che rendeva salda la sua fede.
Lo scritto si suddivide in tre parti, ciascuna della quali sviluppa diverse argomentazioni a sostegno della missione di Giovanna d’Arco. La prima si sofferma sulla fede che era all’origine del suo mandato e le cui verità, pur essendo oggetto di devozione, non sono necessarie e si distinguono da quelle trasmesse dagli insegnamenti della Chiesa. Esse devono tuttavia suscitare devozione e profondi sentimenti religiosi verso Dio e i santi; devono esaltare le meraviglie della potenza divina ed essere inoltre fondate su argomentazioni plausibili, nonché avvalorate da testimonianze attendibili. Devono essere infine giudicate da teologi esperti che possano assicurare che non siano in contrasto con la dottrina cattolica.
Nella seconda parte il teologo illustra le ragioni per le quali ritiene giusto credere alla missione della Pulzella: lo scopo da lei perseguito, vale a dire, la restituzione del regno di Francia al suo legittimo sovrano e l’espulsione degli inglesi è nobile e giusto; inoltre, non vi sono elementi che possano indurre a ritenere questa fanciulla falsa, superstiziosa o mossa da interessi personali: non a caso, ella affronta costantemente ogni genere di pericoli e la sua vita, la sua condotta e i suoi costumi sono stati oggetto di accurate indagini e ricerche. A tutto ciò si aggiunge il fatto che sia i consiglieri, sia i soldati del Delfino hanno voluto credere alle parole di questa giovane contadina, affrontando i rischi della guerra e il sarcasmo dei nemici; per non parlare dell’enorme entusiasmo manifestato dal popolo nei suoi confronti: “il est entraîné; à la louange de Dieu et à la confusion des ennemis” . Questi, infatti, vengono meno sopraffatti dal terrore e tuttavia, né la Pulzella né i suoi soldati trascurano le regole della prudenza umana: lei stessa si attiene esclusivamente alla guida e all’ispirazione che a suo avviso provengono direttamente da Dio.
Come Debora, Giuditta, e come santa Caterina da Siena, Giovanna è riuscita ad imporsi nell’ universo maschile; dunque, in riferimento alle obiezioni mosse da coloro che, in virtù di quanto affermano le Sacre Scritture, non possono approvare la sua scelta di portare i capelli corti e gli abiti maschili, il trattato espone infine gli inequivocabili segni che dimostrano il carattere divino della sua missione. Dio, che stabilisce l’armonia tra il fine e i mezzi, le ha messo in mano il suo stendardo per confondere i suoi nemici, circostanze che hanno reso necessario che la Pulzella indossasse l’abito da uomo, senza per questo compromettere il suo pudore. “Avis donc au parti qui a la jutice de son côté. Que par infidélités, par ses ingratitudes, par d’autres prévarications, il n’arrête pas le cours du bienfait divin, dont il a déjà reçu des effets si manifestement merveilleux […]”.  

Autore: Jean Charlier de Gerson (13 Dicembre 1363-12 Luglio 1429)

Datazione: 1429

Ed Antiche: OPVS QVODDAM COLLATIVVM DE QVADAM PVELLA QVAE OLIM IN Francia equitauit, cuius editio magiſtro Ioanni de Gerſon aſcribitur, ſed magis apparet ſtylus magistri Henrici de Gorckheim. Ad gloriam benedicta Trinitatis glorioſaque ſemper virginis Dei matris, ac totius Curiae caeleſtis
COMPILATVM A MAGISTRO IOANNE DE GERSON DE MIRABILI victoria cuiuſdam puella, de post foetantes teceptae in ducem belli exercitus regis Francorum contra Anglicos, in Ioannis Gersonii, doctoris et cancellarii èparisiensis, Secunda pars operum; Maximè continet, quae AD MORES SANCTIVS INFORMANDOS conducunt. Parisiis, M.DC.CI. Cvm privilegio regis, pp. 870-878.
https://books.google.it/books?id=tnVKAAAAcAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false

Ed. moderne: “Gerson et son traité de la Pucelle”, in La vraie Jeanne d’Arc, La Pucelle devant l’Église de son temps, documents nouveaux par Jean-Baptiste-Joseph Ayroles, de la Compagnie de Jésus, 4 vols., [1890-1898], t. I, Paris, Gaume et Cie Éditeurs, 1890, pp. 20-31.
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Monnoyeur, J.-B., Traité de Jean Gerson sur la Pucelle. Vigile de la Pentecôte, 14 mai 1429-14 mai 1910, Paris, Champion et Œuvre nationale de Domrémy, 1910.
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“Présentations des consultations d’experts” in Procès de condamnation et de réhabilitation de Jeanne d’Arc dite la Pucelle, publiés pour la première fois d’après les manuscrts de la Bibliothèque royale suivis de tous les documents historiques qu’on a pu réunir et accompagnés de notes et d’éclaircissements, par Jules Quicherat, 5 vols., [1841-1849], t. III, Paris, chez Jules Renouard et Cie, pp. 298-306.
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Nazione: Francia

Parole chiave

  • Parola 1

Vergine in Armi, Albrecht Altar, Sammlungen des Stiftes, Klosterneuburg, Austria. Olio su tela, 1440.
https://www.lessingimages.com/viewimage.asp?i=401301+7+&cr=23&cl=1
http://www.wikiwand.com/fr/Jeanne_d'Arc